Malattia di Alzheimer: test precoce rileva proteine tau inclini all’aggregazione

Un test sviluppato da un team dell’Università di Pittsburgh, guidato da Thomas Karikari, consente di evidenziare i grovigli di proteina tau anni prima che questi compaiano nelle scansioni cerebrali dei pazienti con malattia di Alzheimer. Il metodo è stato descritto in un articolo pubblicato da Nature Medicine.

A oggi, la maggior parte degli studi sui biomarker per rilevare la malattia di Alzheimer si è concentrata sull’individuazione precoce delle alterazioni del peptide beta-amiloide. Tuttavia, già un lavoro precedente del team di Karikari aveva messo in evidenza come una forma di proteina tau specifica del cervello, la BD-tau, possa essere misurata nel sangue, permettendo di identificare in modo affidabile la presenza di neurodegenerazione specifica della malattia di Alzheimer.

Nell’ultima ricerca, appena pubblicata da Nature Medicine, Karikari e il suo team sono andati avanti, scoprendo una regione centrale della proteina tau necessaria per la formazione dei grovigli neurofibrillari. In particolare, la rilevazione della sequenza tau258-368 all’interno di quella regione centrale di 111 aminoacidi, ha consentito di identificare le proteine tau inclini all’aggregazione per formare la placca beta-amiloide distintiva della Malattia di Alzheimer.

Fonte: Nature Medicine 2025

Post correlati

Lascia un commento



Homnya Srl | Partita IVA: 13026241003

Sede legale: Via della Stelletta, 23 - 00186 - Roma
Sede operativa: Via della Stelletta, 23 - 00186 - Roma
Sede operativa: Via Galvani, 24 - 20099 - Milano

Popular Science Italia © 2025